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  • Immagine del redattoreMonica

Su Instagram non si vende!

Aggiornamento: 24 nov 2020

Pensare di stare su Instagram solo per vendere è uno degli errori più grandi che tu possa fare. Sì, in rete e sui Social non si contano ormai i consigli su come migliorare la propria comunicazione e creare da zero un personal brand, iniziare a vendere corsi online e raggiungere un incredibile fatturato in meno di 3 mesi… ok. D’altro canto i blog di settore si chiedono da anni se valga ancora la pena restare sui Social. Un panorama schizofrenico, non c’è che dire.

Se Facebook ormai è diventato “il luogo” in cui tutti non hanno più voglia di stare, la mia personale visione delle cose è che Instagram può far parte di una strategia di comunicazione, ma non può essere l’unica strategia messa in campo.

Intanto perché non è un canale proprietario.

Che cosa significa? Che se domani il “buon” Mark decide di chiudere tutto e di aprirsi un chiringuito sulla spiaggia (beato lui), i tuoi 40, 50, 100k follower saranno letteralmente persi. Volatilizzati, spariti, ciao.

Forse, è il caso quindi di prendere in considerazione l'idea di investire - in termini di tempo, energie e denaro - su altri strumenti di cui disponiamo il pieno controllo (sito e newsletter, ad esempio).




In secondo luogo, costa. L’algoritmo di Instagram mostra i tuoi post soltanto a una percentuale molto ridotta dei tuoi follower. Nulla di nuovo, almeno dal 2018. Si tratta del modello di business di questi Social, il cui obiettivo è uno: vendere spazi pubblicitari. Niente è gratis, specie la visibilità. La domanda quindi è: ma vale la pena investire per promuoversi su Instagram, se comunque questo canale non è stato concepito per prima cosa per farci vendere?

Secondo me la premessa fondamentale è che tutti noi andiamo sui social per distrarci, per ammirare qualcosa di bello, per scoprire posti nuovi, o seguire le persone che

ci interessano. Non ci andiamo per comprare, non immediatamente, almeno. Instagram ti può servire per fidelizzare, per ispirare, per evocare un’atmosfera specifica che vuoi legare al tuo brand, per mostrare il tuo mondo e i tuoi “dietro le quinte”. La vendita sarà una naturale conseguenza di tutto ciò, ma non può esserne lo scopo primario.

E quindi non ha senso parlare di strategia per Instagram? Certo, come per tutti i canali, un piano di azione è fondamentale per capire su quali Social restare, che cosa dire, che tipo di comunicazione adottare, quale stile e identità visiva abbracciare… Ma:

  1. non è obbligatorio usare tutti i Social esistenti. Chiediti perché vuoi utilizzare quello strumento, a che cosa ti può servire e soprattutto se il tuo target lo frequenta;

  2. non è obbligatorio utilizzare i canali che non ti piacciono e con cui non sei a tuo agio. Se non ti diverti, si vedrà e non funzionerà;

  3. non è obbligatorio prevedere del budget per l’advertising sui social, specie se è destinato solo a farti aumentare in visibilità (leggi anche: avere più follower), senza aver costruito, parallelamente, un percorso che accompagni il tuo potenziale cliente alla vera fase di acquisto.

Ecco perché porsi come unico obiettivo quello di " far crescere il profilo Instagram per

aumentare le vendite" non può funzionare, è dannoso e si concentra su una fetta minuscola di quella che dovrebbe essere una strategia.


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